IL LUOGO

Laddove nel 1555 il Papa rinchiuse gli ebrei e dove sarebbero rimasti per oltre tre secoli, oggi c’è ancora il quartiere ebraico. Con la bolla papale “Cum nimis absurdum” il Pontefice privava gli ebrei di tutti i diritti ordinando l’istituzione del Ghetto. Il “serraglio degli ebrei” doveva eliminare ogni contatto tra i cristiani e il popolo accusato di deicidio. Le spese per la costruzione delle mura, dei portoni e per il servizio di vigilanza vennero addebitate alla comunità ebraica che dovette pagare la propria prigione e i suoi sbirri.
Dopo centinaia di anni vissuti da romani, quali erano, con gli altri romani di religione diversa, gli ebrei si ritrovarono così, da un giorno all’altro, chiusi in un recinto di circa tre ettari di superficie sulle sponde del Tevere con il divieto assoluto di esercitare qualunque professione ad eccezione del commercio degli stracci, degli oggetti e dei vestiti usati.

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Laddove nel 1555 il Papa rinchiuse gli ebrei e dove sarebbero rimasti per oltre tre secoli, oggi c’è ancora il quartiere ebraico. Con la bolla papale “Cum nimis absurdum” il Pontefice privava gli ebrei di tutti i diritti ordinando l’istituzione del Ghetto. Il “serraglio degli ebrei” doveva eliminare ogni contatto tra i cristiani e il popolo accusato di deicidio. Le spese per la costruzione delle mura, dei portoni e per il servizio di vigilanza vennero addebitate alla comunità ebraica che dovette pagare la propria prigione e i suoi sbirri.
Dopo centinaia di anni vissuti da romani, quali erano, con gli altri romani di religione diversa, gli ebrei si ritrovarono così, da un giorno all’altro, chiusi in un recinto di circa tre ettari di superficie sulle sponde del Tevere con il divieto assoluto di esercitare qualunque professione ad eccezione del commercio degli stracci, degli oggetti e dei vestiti usati.

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