Peà, plurale peòt, è l’angolo del campo. peà è anche l’angolo della testa, il punto in cui le ossa del cranio si collegano a quelle della mascella. la regola dice che un ebreo deve lasciar crescere i capelli delle peòt, diciamo le basette, e non può tagliarle al di sotto dell’ossicino in questione. la regola per la peà del campo coltivato è di non raccogliere in questo spazio. perché il prodotto che non viene “tagliato” è destinato al povero, all’orfano, alla vedova. laddove le ossa della testa (il pensiero) si uniscono a quelle della mascella (il mangiare) si concentra la nostra preoccupazione per i diseredati e i deboli. quando un ebreo con le peòt (ma anche quello con le basette lunghe) mangia, si ricorda anche di chi da mangiare non ce l’ha. quest’opera di carità (in ebraico è zedakà, giustizia, quando facciamo la carità facciamo un atto di giustizia) si fa senza troppo clamore as the sound of silence.
