un tormentone pubblicitario di qualche annetto fa – almeno una decina – ci mostrava un plotone d’esecuzione della legione straniera nell’esercizio delle sue funzioni e il condannato che, invitato ad esprimere il suo ultimo desiderio, riusciva a prolungare all’infinito il momento. all’epoca “una telefonata allungava la vita” e il condannato a morte ci divertiva da morire anche quando chiedeva all’altro capo del telefono se la carbonara richiedeva l’aglio oppure no. io sono particolarmente riconoscente nei confronti di chi mi fa ridere, provo una forma d’affetto e il desiderio di ringraziare. massimo lopez – che naturalmente ricordiamo nelle indimenticabili performance col trio – è venuto a mangiare da nonna betta e, com’era facile prevedere, è stato molto simpatico, gentile e alla mano. abbiamo giocato insieme agli acrostici e ha gustato le nostre specialità. ha detto che tornerà presto.
