Per affrontare il digiuno completo, che dura circa 25 ore, gli ebrei tradizionalmente consumano un pasto abbondante prima che inizino le preghiere con cui si chiede il perdono a Dio per le trasgressioni commesse.
Il Kippur è il giorno dell’espiazione e forse la ricorrenza più osservata anche da quegli ebrei che vanno in sinagoga solo una volta all’anno, appunto il giorno di kippur.
L’augurio che ci si fa è chatimà tovà. Nel giorno di Kippur si chiede di essere iscritti nel libro della vita, si chiede a Dio di alzarsi dal trono della Giustizia e di sedersi sul trono della Misericordia perché se dovesse giudicarci sulla base della Giustizia non ci sarebbe scampo per nessuno.
A tutti chatimà tovà, buon suggello, nel libro della vita.
